Depressione: Quali sono le cause?
Il Disturbo Depressivo dell’Umore (o Depressione) è una patologia dalle cause complesse ed articolate, in parte note e in parte ancora da scoprire. Gli studi più recenti ci dicono che è una problematica che ha radici che affondano tanto nel terreno biologico-biochimico, costitutivo del nostro hardware, quanto nel terreno socio-relazionale, che in quello psicologico (il nostro sistema operativo). Una cosa è certa: la Depressione non si può curare con la semplice forza di volontà, dandosi una spinta, uscendo forzatamente di casa o dal letto, perché la Depressione è la malattia della forza di volontà, della carica energetica, dello spirito vitale, del desiderio e della creatività.
Il nostro benessere psico-fisico infatti non è mai scontato, ma è sempre frutto di misteriosi e sottili equilibri interni; il venir meno dei quali può generare conseguenze anche catastrofiche.
Il nostro organismo è peraltro programmato per andare in depressione in alcune situazioni particolari della sua esistenza, come a seguito di bruschi distacchi affettivi (morte, abbandono, separazione). Il rallentamento depressivo delle funzioni psichiche avrebbe in questo caso un ruolo riparativo e costituirebbe un momento di transizione e di crisi, una sorta di imbozzolamento, per generare, una volta superata la cosiddetta fase del lutto, una nuova possibilità creativa e costruttiva, una nuova possibilità di vita.
Lo stato depressivo fisiologico è pertanto una condizione passeggera (qualche giorno, qualche settimana…), che si risolve da sola, con un automatico processo di auto-cura. Talora tuttavia questo programma interno, che dovrebbe attivarsi unicamente in condizioni ben controllate (es. dopo un lutto), può accendersi senza motivo e con intensità e durata inusitate, generando una vera e propria malattia.
Il perché questo si verifichi è, come detto più sopra, estremamente complesso e non del tutto noto. Vi sono sicuramente numerosi fattori concausali e di rischio, tra i quali:
- Cause Genetiche: E’ nota la presenza di una possibile predisposizione allo sviluppo di un Disturbo dell’Umore, che probabilmente è inscritta nel proprio DNA.
- Cause Biochimiche: E’ noto il ruolo di alcune sostanze, chiamate neurotrasmettitori (Serotonina, Noradrenalina, Dopamina…), nel generare fenomeni depressivi, laddove diminuiscano di quantità in alcune aree cerebrali. Non è del tutto chiaro perché ciò accada, ma è certo che se questo fenomeno si verifica si genererà una Depressione. I principali farmaci antidepressivi cercano, con modalità differenti, di ripristinare un equilibrio nelle quantità disponibili di questi neurotrasmettitori. Molto frequentemente (ma purtroppo non sempre…) dopo l’inizio di una terapia farmacologica adeguata, si assiste alla totale scomparsa dei sintomi depressivi, trascorse 2-6 settimane dall’inizio del trattamento.
- Rischio Psicologico e Socio-Relazionale: Il funzionamento complessivo del nostro Sistema Operativo e dei nostri programmi specifici (software), così come della nostra capacità di conoscere e avere confidenza con le nostre emozioni può avere un significativo ruolo nel generare alcuni quadri depressivi. Non sempre infatti la nostre psiche è in grado di metabolizzare adeguatamente fattori stressanti che subiamo dall’esterno (stress relazionali, lavorativi, sociali, correlati alla salute fisica, ecc) o dall’interno (insicurezza, bassa autostima, disarmonie di funzionamento, ansia patologica, ecc.). A seguito di ciò il meccanismo che genera benessere può incepparsi e la conseguenza sarà la Depressione.
- Rischio correlato ad altre problematiche: Alcune patologie fisiche (es. ipotiroidismo, sideropenia,ecc), alcuni comportamenti (es. abuso di sostanze stupefacenti, di alcol o di gioco d’azzardo) e anche alcuni farmaci (cortisonici, antipertensivi) possono provocare come conseguenza un quadro depressivo. In questi casi è necessario non solo occuparsi della cura della Depressione, ma anche di ciò che evidentemente sta contribuendo a generarla, agendo a livello multidisciplinare.