Amici…di Gruppo
“Scetticismo”, questo è il pensiero che riempie la mia testa.
Entro per la prima volta in una stanza con tante sedie lungo le quattro pareti e, sedute, molte persone che mi salutano, ma che, allo stesso tempo, penso, mi squadrano, mi scrutano, bisbigliano fra loro, cercando di capire il motivo della mia presenza. Io, come sempre, mi nascondo dietro una maschera e, con un sorriso distaccato di superficialità racconto la mia storia piena di danni e di autodistruzione. Non riesco a capire l’utilità di raccontare la mia vita piena di errori che non può interessare a nessuno e che nessuno potrà capire! Poi la parola passa ai vari componenti del gruppo che, con grande tranquillità, si presentano e mi raccontano le loro vite straordinariamente simili alla mia. “Ma allora al mondo non sono il solo ad aver quasi distrutto la propria vita!”
Parlare con persone che mi capiscono mi sembra impossibile. In un attimo li sento così vicini come fossero vecchi amici di lungo tempo e la cosa mi mette immediatamente a mio agio. “Non mi sembra vero, ma è questa la terapia di gruppo?” Ed ecco che in un attimo lo scetticismo svanisce dalla mia mente per far spazio ad un piccolo spiraglio di luce nel buio più totale passato in questi anni in balìa della dipendenza.
Grazie alla loro esperienza e alla frequentazione della terapia, mi hanno aiutato a togliermi quel maledetto, perenne sorrisino di strafottenza, mi hanno aperto gli occhi sui danni che ho causato, sui miei difetti, sui miei comportamenti ed atteggiamenti sbagliati. Solo un vero amico avrebbe avuto il coraggio di dirmi certe cose, però non so se le avrei mai potute accettare. Ora però le accetto!
Spero che questa mia esperienza possa aiutare tutti i nuovi entrati a capire perché frequentare una terapia di gruppo sia così necessario per combattere ogni tipo di dipendenza.
Io intanto voglio dire… grazie di cuore a tutti gli amici del gruppo.